Descrizione
Nel 1347 le furono conferite indulgenze dalla sede Papale di Avignone. Della prima cappella, in stile Gotico come tutte le chiese dei paesi intorno è rimasta parte della struttura antica mentre nei secoli successivi essa subì rifacimenti in stile Barocco, modifiche, restauri e ampliamenti, la nuova facciata ha mantenuto l'antico portale mentre il rosono sovrastante è stato eseguito in stucco stile Rococò del '600.
I principali interventi avvennero nel '500, nel 1841 si è fatto un prolungamento e venne anche costruito il loggione "solar" con sovrapposta cantoria.
A un restauro del 1898 la chiesa nel 1932, fu ridecorata, ripavimentata e adornata di nuove pitture, opera del pittore Giovanni Pescoller di Badia, negli anni '90, restaurata, consolidata in buona pane dei suoi elementi architettonici dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e Culturali del Veneto. Il servizio religioso nei primi secoli veniva esercitato saltuariamente da parte del Pievano di Livinallongo fino al 1467 quando Colle divenne Curazia ed ebbe un Curato residente. E' verosimile che il primo campanile della nostra Chiesa terminasse con una cuspide di stile gotico come la chiesa. Già nel 1648 il campanile fu abbattuto da un fulmine.
L'attuale forma rastremata della guglia è probabilmente del 1754 quando a seguito di un incendio, procovato da un fulmine, il campanile fu nuovamente raso al suolo e ricostruito alto circa 30 metri, le stesse campane, gravemente danneggiate furono rifuse nella fonderia Grassmajr di Innsbruck.
Da allora le campane sono quattro collocate nella cella campanaria su due piani: la Grande (Lucia), la Mezzana (Maria), la Nuova (Caterina) e la Piccola (Angioletta).
Per una supplica inviata dal maestro Giuseppe Colleselli allImperatore Carlo I° d'Austria, esse furono risparmiate dalla requisizione generale del 1917 subita da tutte le campane delle chiese vicine.
La Chiesa di Santa Lucia che dall'alto del suo colle domina le pendici scoscese della borgata di Villagrande caratterizza con la sua forma insieme alle case del borgo il panorama dolomitico circostante rendendolo inconfondibile, indimenticabile e unico.
All'esterno della chiesa il San Cristoforo è del '500, la Meridiana porta la data del 1606. All'interno, a destra l'affresco "della Maddalena" è di Scuola Veneziana del '400. Sotto il pulpito, resti di affreschi di Scuola Veneziana dal '400-600 in tre strati sovrapposti, ultimi i 4 affreschi del Pescoller di Val Badia del 1932. All'interno si conserva la pala dell'altare maggiore raffigurante Santa Lucia del '700, la pala dell'altare del rosario con Madonna, S.Chiara e S.Domenico realizzata del 600, l'altare maggiore dedicato a S.Lucia barocco in legno e stucco del '600, il coro del 700, i due altari gemelli cinquecenteschi dorati di notevole pregio in legno, l'altare nella cappella del Rosario del '600 con 4 colonne dorate, il pulpito barocco in stucco e legno del 700, il tabernacolo e parte degli angeli del '600, la statua di S.Lucia del 700, la statua della Madonna del Rosario, S.Sebastiano, S.Rocco e S.Antonio sono del '600.
I banchi sono settecenteschi come pure le varie lampade ad olio in ottone e gli arredi delle "feste grandi", lampade candelieri, ecc.
Modalità d'accesso
- Ingresso accessibile in sedia a rotelle
- Parcheggio accessibile in sedia a rotelle